di Paola Minoliti
Quando, nel 1887, il chirurgo veterinario Dunlop, cercando di rivestire le ruote di legno del triciclo di suo figlio, inventò casualmente gli pneumatici, non immaginava che la storia dell’Amazzonia avrebbe avuto una sterzata improvvisa: da terra considerata ricca ma spopolata e selvaggia, a Eldorado da colonizzare e sfruttare.
Con la corsa al nuovo “oro bianco” – quella sostanza elastica fino ad allora estratta dagli indios e che alimenterà l’intera rivoluzione industriale in Europa -, si insediano dal nord del Brasile i seringueiros: i coltivatori di seringueira, l’albero della gomma. Mentre alle loro spalle, gli sgherri delle grandi aziende dei colonizzatori vanno all’assalto dell’Amazzonia prima per la gomma, poi per gli allevamenti, le risorse minerarie e idriche, scacciando i coltivatori divenuti l’anima, insieme agli indigeni, di quella regione che è tutt’ora il polmone verde del mondo. A guidare la lotta per la sopravvivenza e il riscatto delle popolazioni locali e della foresta fu un seringueiro, il sindacalista Chico Mendes, divenuto simbolo della battaglia per la protezione dei lavoratori e dell’ambiente in Amazzonia e ucciso, nel 1988, dai sicari dei latifondisti.
A raccontare questa storia, portandoci nella vita quotidiana e nelle usanze dei seringueiros attraverso gli sconvolgimenti della Storia, è “Camminando nella foresta con Chico Mendes”, scritto da Gomercindo Rodrigues: sindacalista e amico che con Mendes ha condiviso il cammino nella foresta, fisica e metaforica, del Brasile. Il libro è tradotto e pubblicato da
Coop Alleanza 3.0, Legacoop Estense, CoopFond, Fairtrade, Fondazione Finanza Etica, Cooperativa Chico Mendes con Editrice Consumatori (che produce anche il giornale Consumatori e questo sito); la prefazione porta la firma di Marina Silva, politica e ambientalista attualmente ministro dell’Ambiente del governo Lula, eletta da “Time” tra i 100 leader climatici più influenti al mondo.
Il testo – tradotto da Piero Bergonzini – è insieme un’autobiografia di avventura e formazione, la testimonianza storica e la cronaca volutamente appassionata e di parte, in presa diretta, di un movimento di popolo che è stato in grado di guidare una rivoluzione pacifica a favore della terra. Una battaglia contro la deforestazione e la speculazione che l’assassinio di Mendes non ha fatto altro che rafforzare, diffondendo in tutto il mondo le idee della Riserva estrattivista e la consapevolezza che uno sviluppo diverso, che non rapini le persone, gli animali e la natura, è possibile. Il libro è in vendita da ottobre nel corso di alcuni appuntamenti di presentazione dei promotori in collaborazione con librerie.coop (sul cui sito librerie.coop.it è possibile acquistarlo), anche in occasione delle settimane Fairtrade del commercio equosolidale. I promotori intendono inoltre sostenere il Sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici rurali di Xapuri, in Brasile, che porta avanti l’eredità del raccoglitore di gomma divenuto ispiratore del movimento ambientalista nel mondo.