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ReArm Europe/Readiness 2030, un progetto di pace?

di Giada Alagic –

Era il 4 marzo 2025 quando la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato il piano ReArm Europe, ora chiamato Readiness 20301.

Il Consiglio europeo sulla difesa europea del 6 marzo 2025 ha permesso agli Stati membri dell’UE di identificare un elenco di aree critiche sulle capacità di difesa2.

Poi sulla base delle lacune già identificate, lo scorso 19 marzo, Commissione europea e Alta Rappresentante hanno presentato il Libro bianco della difesa3.

Le 7 aree prioritarie comprendono:

  • la difesa aerea e missilistica;
  • il sistema di artiglieria;
  • la fornitura di munizioni e missili;
  • il sistema di droni e di controllo a distanza di strumentazione militare;
  • infrastrutture per la logistica e la mobilità militare all’interno del territorio dell’Unione;
  • la sicurezza cibernetica tramite l’uso di software potenziati con le tecnologie IA e la fisica quantistica;
  • sistemi di protezione delle infrastrutture strategiche dell’Unione4.

La parte più concreta, riguardante gli investimenti diretti, prevede la creazione di uno strumento finanziario da 150 miliardi di euro, denominato Security Action for Europe-SAFE-, che possa prestare denaro a tassi favorevoli per sostenere le acquisizioni comuni di equipaggiamento militare. Tramite il SAFE la Commissione Europea dovrebbe raccogliere 150 miliardi di euro sui mercati da prestare ai Paesi UE per finanziare spese congiunte per la difesa5.

I 150 miliardi di euro del SAFE saranno raccolti dalla Commissione facendo debito comune, e saranno concessi ai paesi che ne faranno richiesta sotto forma di prestiti a lungo termine, che quindi dovranno essere restituiti.

Ovviamente, per ottenere questi prestiti sarà necessario rispettare alcune condizioni6.

Cosa ne pensa il pubblico?

1 Criseide Novi. Marzo 2025. Il ReArm Europe Plan/Readiness e il percorso verso la costruzione di una Unione Europea della difesa. SIOI.

2 12 marzo 2025. Introducing the White Paper for European Defence and the ReArm Europe Plan- Readiness 2030)

3 Dossier XIX Legislatura. 20 giugno 2025. Documentazione per l’Assemblea. Consiglio europeo 26 e 27 giugno 2025.

4 Salvatore Randazzo. Il ReArm EU e il dispositivo “SAFE” – Osservatorio

5 Alessio Capacci. 18 aprile 2025. Readiness 2030: a chi conviene il SAFE? | Università Cattolica del Sacro Cuore

6 27 maggio 2025. È stato approvato un pezzo importante del piano di riarmo europeo – Il Post

 

Alcuni sostengono che l’Europa spenda già abbastanza in armamenti, rendendo superflui ulteriori aumenti di bilancio; altri sottolineano la necessità di un migliore coordinamento della spesa, più che di un suo mero incremento; alcuni sono scettici sugli strumenti previsti (si pensi al debito)7; altri ancora ritengono che sia l’unico modo per rafforzare la capacità di difesa dell’Europa.

Varie sono le organizzazioni che sostengono che le risorse non debbano essere investite in questo modo, ma che debbano essere investite per la pace, la giustizia sociale, la sanità e l’istruzione pubblica8. Ovvero il timore è che ciò genererà un beneficio solo per i produttori di armi rendendo la guerra inevitabilmente più probabile, generando così un debito che diverrà insostenibile.

Vari elementi hanno spinto alcuni leader europei a prendere l’iniziativa per ridefinire una visione strategica di un’Europa più autonoma dagli USA9.

Certo è che se Readiness 2030 porterà semplicemente ad un aumento della spesa militare nazionale senza coordinamento o una strategia comune dell’UE, potrebbe produrre l’opposto dell’effetto previsto10.

Secondo la Presidente von der Leyen occorre essere forti per poter mantenere la pace. Allora le domande che mi sorgono spontanee sono le seguenti:

  • “In questi ultimi anni abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere, come europei, per mantenere la pace?”
  • “Siamo davvero arrivati alla fase in cui siamo obbligati a ricorrere alla forza?”

Forse c’è un argomento sul quale non ci soffermiamo sufficientemente, cioè che alla base di tutto il punto di partenza consiste nel considerare la pace non come mera assenza di guerra (pace negativa), ma come costruzione delle condizioni per la sua preparazione e manutenzione (pace positiva)11.

Per approfondire questo tema si consiglia l’articolo di Pasquale Pugliese: “Se vuoi la pace, prepara istituzioni di pace. A tutti i livelli, in ogni territorio”.

 

7 A. Gilli, M. Gilli, D. Mattera Trimonti. 24 giugno 2025. La spesa europea per la difesa: quantità, qualità, e capacità.

8 Movimento europeo “Stop ReaArm Europe. Welfare, not warfare”. https://stoprearm.org/

9 Focus Euroatlantico n.8. Maggio 2025. Osservatorio di Politica Internazionale. A cura dell’Istituto Affari Internazionali.

10 Federico Santopinto. 12 marzo 2025.The ReArm Europe Plan: Squaring the Circle Between Integration and National Sovereignty – IRIS

11 Pasquale Pugliese. 8 giugno 2025. “Se vuoi la pace, prepara istituzioni di pace”. A tutti i livelli, in ogni territorio – Annotazioni

 

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