La Cina e le violazioni dei diritti umani

Di Swami Sasso

La Cina occupa uno dei ruoli più rilevanti in termini politici ed economici all’interno del dibattito globale; ma mentre il paese continua ad emergere come potenza, le preoccupazioni riguardanti diritti umani e libertà aumentano sempre di più.

Xi Jinping, leader dal 14 marzo 2013, è ormai al suo terzo mandato nel ruolo di segretario generale del Partito Comunista Cinese (PCC). Fin da subito i suoi obiettivi sono stati molto chiari: rendere la Cina di nuovo ricca e influente, portandola ad una posizione di primato globale entro il 2049.

Questi intenti però, si concretizzano in azioni che si scontrano con la tutela dei diritti fondamentali e con la salvaguardia delle libertà.

In ambito di società civile, infatti, la situazione è alquanto preoccupante. L’ultimo rapporto di Amnesty International sottolinea come le autorità cinesi hanno continuato ad incarcerare i difensori dei diritti umani, inclusi giornalisti partecipativi e avvocati per i diritti umani. La censura online è diventata sempre più pervasiva: questa viene utilizzata come strumento per reprimere le critiche al governo soprattutto durante eventi e anniversari di alto profilo.

In vista del congresso nazionale del Pcc, è stata lanciata un’epurazione per tre mesi delle “voci e notizie false” su Internet, chiedendo di raddoppiare il monitoraggio, il tracciamento e le sospensioni contro titolari di account.

Anche per quanto riguarda la libertà accademica la situazione è peggiorata. Durante il 2021 le amministrazioni universitarie si sono opposte ai sindacati studenteschi, mentre un gruppo di accademici è stato licenziato o i loro contratti non sono stati rinnovati a causa della loro manifestata apertura in favore della democrazia.

Anche l’ONU ha raccolto e segnalato delle prove su possibili gravi violazioni dei diritti umani da parte delle autorità cinesi nella provincia dello Xinjiang.

Lo Xinjiang è una regione autonoma della Cina nordoccidentale, con un proprio governo locale e una maggiore autonomia legislativa a differenza delle altre province cinesi. Il suo status di regione autonoma lo ha acquisito nel 1955, grazie alla presenza della minoranza uigura sul territorio.

La Cina è accusata, dal dossier presentato dall’ONU, di aver intrapreso una campagna di repressione contro la minoranza uigura di religione musulmana.

Centinaia di migliaia di cittadini sono stati rinchiusi nei cosiddetti “centri di addestramento professionali” volti alla “rieducazione”. Negli ultimi anni sono state sempre di più le accuse rivolte a Pechino: questi centri di addestramento sembrerebbero essere, in realtà, centri di detenzione, all’interno dei quali vengono inflitte torture, brutalità e comportamenti umilianti, tra cui violenze sessuali, uso di scariche elettriche nei confronti dei detenuti, privazione del sonno e non solo.

Secondo Sophie Richardson, responsabile della Cina per l’Ong Human Rights Watch, il rapporto dell’ONU è una “sfida” alle “menzogne di Pechino e al terrificante trattamento che stanno subendo gli uiguri”. La risposta di Pechino non ha tardato ad arrivare, smentendo tutte le accuse che gli sono state rivolte. Il portavoce della missione permanente ONU a Ginevra, Liu Yuyin, ha dichiarato: “Il rapporto si basa sulla presunzione di colpevolezza, utilizza informazioni false ed è una farsa pianificata dagli Stati Uniti, dalle nazioni occidentali e dalle forze anti-Cina”.

La pubblicazione del rapporto ha sicuramente un ruolo molto importante per far luce sulla questione della violazione dei diritti umani in Cina. È fondamentale, infatti, non chiudere gli occhi di fronte a queste violazioni, ma impegnarsi per la tutela dei diritti fondamentali; in questo, la Comunità Internazionale può e deve avere un ruolo fondamentale.

Fonti:

Amnesty International. Rapporto 2022 – 2023. Le violazioni dei diritti umani accertate nel 2022. https://www.amnesty.it/rapporti-annuali/rapporto-2022-2023/asia-e-pacifico/cina/

Corriere della Sera. 2022. Il rapporto Onu sullo Xinjiang denuncia «crimini contro l’umanità»https://www.corriere.it/esteri/22_settembre_01/rapporto-onu-xinjiang-denuncia-crimini-contro-l-umanita-e9bdc972-29ef-11ed-8963-d54a3aeaa2d9.shtml ISPI. 2022. Uiguri: l’Onu accusa Pechino.https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/uiguri-lonu-accusa-pechino-36031

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