La sera del 31 Ottobre un uomo a bordo di un furgone ha investito diverse persone su una pista ciclabile nella zona sud di New York. Alla guida si trovava Sayfullo Habibullaevic Saipov, un giovane uomo di 29 anni di origini uzbeche ormai negli Stati Uniti da 7 anni. L’attentato ha causato la morte di otto persone e circa quindici hanno subito ferite gravi.
L’uomo è stato ferito all’addome dalle forze dell’ordine e poi arrestato. Poiché ha rinunciato ai cosiddetti “Miranda Rights”, le indagini si stanno svolgendo abbastanza rapidamente. Infatti è stato scoperto che l’uomo stava progettando l’attentato da diverso tempo e che all’interno del furgone vi erano delle armi finte e una borsa contenente numerosi coltelli. Inoltre, sono stati trovati diversi riferimenti allo Stato Islamico nel suo cellulare.
A differenza della sparatoria di Las Vegas, la reazione del Presidente degli Stati Uniti non è stata di cordoglio verso le vittime ma piuttosto di odio verso gli immigrati e i mussulmani. Donald Trump ha infatti parlato di pena di morte per gli attentatori (si sta cercando un probabile complice di Sayfullo) e di voler cambiare il sistema di accoglienza a favore di uno basato sul merito.
Eleonora Cricco