Nel 2016 è risultato da una ricerca effettuata dalla fondazione Ellen MacArthur, che nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesce. Sono infatti più di 8 milioni le tonnellate di plastica che vengono riversate nel mare ogni anno.
Ormai l’utilizzo della plastica fa parte della nostra quotidianità. Per noi è normale sorseggiare una bibita fresca con una cannuccia di plastica, senza renderci conto però che per smaltire quella stessa cannuccia che noi abbiamo utilizzato per pochi minuti saranno necessari 500 anni. In Europa infatti le cannucce sono fra i 5 rifiuti più raccolti sulle coste. È necessario che i singoli stati si mobilitino per dare un contributo concreto; come in Gran Bretagna, dove già molti pub, bar e ristoranti hanno rinunciato alle cannucce di plastica, sostituendole con quelle ecologiche.
Non tutti sanno che nel Pacifico, tra la California e le Hawaii, vi è un’enorme isola di plastica che contiene fino a 80 mila tonnellate di plastica. La fondazione Ocean Cleanup ha definito l’isola un’area grande tre volte la Francia, e il 99% di questa spazzatura è plastica. Come esempio di quanto sia effettivamente lungo il processo di decomposizione della plastica, vi è un frammento sull’isola che porta ancora stampato l’anno di produzione: 1977.
Non è però solo l’ambiente a risentire di questa situazione; infatti i frammenti che provengono dall’erosione di bottiglie, reti da pesca, imballaggi e mozziconi sono una fra le principali cause di morte per soffocamento di numerosi pesci e uccelli marini. Anche esaminando i resti di tonni e pesci spada, sono state rintracciate enormi quantità di piccole palline di residui di spazzolini e tubetti di crema e dentifricio, dato che questi venivano ingeriti direttamente dai pesci che li scambiavano per plancton.
Essendo il 54% dei rifiuti di origine domestica, è anche una nostra responsabilità porre fine a questa situazione. Non c’è un pianeta B su cui rifugiarci nel caso questo un giorno non fosse più vivibile. Ognuno di noi deve fare del proprio meglio per ridurre i consumi domestici di plastica utilizzando prodotti eco-friendly e in particolare utilizzando gli appositi contenitori della raccolta differenziata.
Il problema è reale.
Basta fare da spettatori, è arrivato il momento di aiutare il nostro pianeta in modo attivo e concreto!
Giulia Soffiantini
https://www.ideegreen.it/plastica-nel-mare-99262.html
http://www.nonsprecare.it/conseguenze-plastica-mare
http://www.stile.it/2018/02/15/plastica-ridurre-lo-spreco-salvare-pianeta-id-179486/7