Piccola nota politica

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Molti l’avevano previsto: il governo è in bilico e molto probabilmente cadrà.

Salvini ha approfittato dell’ingenuità politica dei 5 stelle per:

  1. Salvarsi da un processo certo e giusto( caso Diciotti )
  2. Approvare uno dei decreti a lui più cari ossia il Decreto Sicurezza diventato Bis
  3. Accrescere il proprio consenso politico risultando così l’unico rappresentante giusto e competente per guidare l’Italia

Ci tengo a precisare che questo non è un articolo contro la Lega o Salvini, ma un tentativo di ragionare su quello che sta succedendo per capire se davvero può fare il bene dell’Italia.

“PIENI POTERI”

Ora io, come donna, come cittadina, come italiana, ho avuto un sussulto quando non molti giorni fa ho sentito rimbalzare su vari articoli e testate in tv e sul web le parole dette durante un comizio da Salvini :“pieni poteri” è questo ciò che chiede agli Italiani.
Un mandato privo di qualsiasi sbavatura, dove solo ed unicamente lui e la Lega abbiano la maggioranza.

Ecco, il sussulto dentro di me rimbalza ogni volta che ricordo questa frase. Pieni poteri?! Cosa intende veramente il ministro al di là del terribile periodo storico che ci ricordano queste due parole? Io non sono a prescindere contro Salvini, anzi mi ritrovo a sentire i suoi interventi in tv proprio perché credo che sia importante ascoltare le parole di tutti, per avere un quadro generale e chiaro su ciò che sta succedendo. Ma queste parole meriterebbero una spiegazione netta, senza giri di parole o battutine.

Perché in un sistema politico democratico e ben suddiviso, in cui ognuno dei 3 poteri (Esecutivo, Legislativo e Giudiziario) è e deve rimanere indipendente l’uno dall’altro, è impossibile pensare e tantomeno chiedere “pieni poteri”. 

ASCOLTIAMO SALVINI!

Molti storcerebbero il naso se tu gli chiedessi di guardare insieme a te un’intervista al ministro dell’Interno. Tornando al discorso di prima reputo importante invece ascoltare anche la voce di chi politicamente o umanamente può starci antipatico. Solo così possiamo elaborare un pensiero critico ed esprimere un’opinione su quello che abbiamo ascoltato dal diretto interessato e non per sentito dire. Perché se lo ascoltate e lo osservate bene, noterete che Salvini è dotato di un’ottima dialettica, un modo perfetto quasi ad incastro di creare un’intesa con la maggior parte del popolo. Popolo formato prevalentemente di persone semplici, che vivono le difficoltà della quotidianità, che provano la disperazione per la mancanza di lavoro, soldi, servizi. Persone che hanno sviluppato una frustrazione e una rabbia latente contro tutto ciò che non va nella loro vita, e che cercano disperatamente qualcuno che li riscatti. Salvini parla proprio la loro lingua, trasmette nei talk show, almeno in parte, la loro disperazione e la loro voglia di riscatto.

Ma a che prezzo avverrà questo riscatto? 

NESSUNO

La cosa che mi crea ansia e angoscia è che ci sia mancanza di senso critico e di contatto con la realtà. Nessuno cerca conferme a ciò che sente, nessuno è disposto a sentire l’opinione di qualcuno che la pensa diversamente, ma che paradossalmente potrebbe farci aprire gli occhi e riflettere su certe questioni, nessuno legge un quotidiano diverso dal solito o segue un personaggio politico diverso da quelli abituali. Tutto ciò ci farebbe aprire gli occhi e non più soltanto esultare nel più becero fanatismo dell’ultimo poveretto morto, dell’ennesima chiusura di un centro islamico o della legge appena approvata che non permette di salvare vite umane. Perché poi con questi provvedimenti cosa realmente cambia nelle nostre vite?

Noi o i nostri figli continueremo a non trovare lavoro, non ci saranno aiuti statali per pagare gli asili nido, quella visita medica slitterà sempre di mesi se non si ha la possibilità di pagarla privatamente, il mio collega maschio a parità di qualifica ed esperienza riceverà sempre uno stipendio più alto del mio, e quindi? I provvedimenti promossi e promessi da certe fazioni politiche non fanno bene né a chi é vittima/bersaglio, né a noialtri spettatori ignari e ignavi che ci facciamo portare alla deriva.

PICCOLE NOTE POLITICHE

Ieri ho ascoltato un’intervista di Salvini su rai1, in cui, parlando delle autonomie richieste da alcune regioni, sosteneva che queste “erano più utili a certe regioni del sud che a quelle del nord”, poiché “in queste regioni ci sono molti governatori e/o sindaci che sprecano soldi pubblici, scaricano le responsabilità” ecc.

Ecco, ho ascoltato le sue parole ed ho avvertito un senso di fastidio, perché ho captato qualcosa che non andava. Ascoltandolo sembrava che solo al sud ci fossero casi di corruzione e che quindi l’autonomia sarebbe stata di aiuto, nonostante le prime regioni a chiedere l’autonomia siano state Lombardia e Veneto, che credo non siano esenti da queste faccende. Diciamolo chiaramente: non è così. Da Trento a Lampedusa ci sono casi di corruzione, tangenti, legami con le mafie ecc. Dalle parole del ministro questo non emerge, anche se la verità è questa.

di Sara Carmen Coppola

 

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