Mario Draghi sgretola due miti

Il primo mito è quello che non si può chiamare dittatore uno che lo è, e di questo ne parlerò diffusamente in seguito.

Il secondo mito è quello degli “italiani, brava gente”, soprattutto in guerra.

Il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, giustamente dice che l’indifferenza è immorale, soprattutto difronte alle ingiustizie e poi sgretola il mito con una frase chiarissima: “non fummo tutti, noi italiani, brava gente”.

Qualcuno si è già dimenticato o ha taciuto delle violenze perpetrate dai nostri conquistatori nelle colonie italiane in Africa. Si ricorda giustamente la triste e vergognosa vicenda del giornalista Montanelli, ma non tutte le altre violenze a colpi anche di massacri e armi chimiche. In Etiopia usate in abbondanza con anche una vile uccisione di 800 persone che si erano rifugiate dentro una grotta (il 9-11 aprile 1939).

Non ci si ricorda che Mussolini pronunciò un discorso a Pola (il 20 o il 21.09.1920) dove disse : “… Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone.” e che non fummo affatto brava gente nel governo dell’Istria o nell’occupazione militare della ex-Jugoslavia.

Sul primo mito ho sentito molte riflessioni di persone intelligenti, politicamente “furbe”, impregnate di sano pragmatismo condito con realpolitik e autocompiacimento nel paragonarsi a Macchiavelli, quando criticano Draghi per aver detto di Erdogan che è un dittatore.

Se qualcuno negli anni venti e trenta del 900 avesse chiamato Mussolini ed Hitler dittatori forse ci saremo risparmiati molti lutti, dolori e distruzioni.

Ricordo che entrambi (Mussolini nel 1924 prese il 65% dei voti nella sua Lista Nazionale -anche grazie ad un clima di violenza ed intimidazioni-) furono eletti dal popolo prima di diventare dittatori e Hitler con una forte maggioranza della popolazione tedesca di allora (il 43% dei voti nel 1933). A questi si accompagnava il dittatore dell’URSS Stalin (di cui Putin è degno erede) ed altri ancora.

Oggi abbiamo Erdogan ed Orban che sono dittatori di fatto, Al-Sisi in Egitto nel 2013 ha conquistato il potere con un colpo di stato o il generale Min Aung Hlaing che in Birmania quest’anno ha fatto la stessa cosa.

Se crediamo nella democrazia e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata e voluta dall’ONU nel 1948 (e non da pacifisti “peace and love”) bisogna riconoscere che il percorso democratico non è come una pizza che si impacchetta e si consegna (gli USA che hanno dichiarato di volerlo fare in Afghanistan e Iraq hanno fallito -tra l’altro ricordo che anche il dittatore Saddam Hussein prima che facesse la guerra agli amici del petrolio veniva chiamato dalle diplomazie occidentali Presidente e tutti <Italia in testa> gli vendevano armi, anche dopo che aveva utilizzato armi chimiche contro i curdi).

La democrazia è un processo che va sostenuto ed aiutato favorendo la crescita della società civile, dei cosiddetti corpi intermedi fra Stato ed individuo, della libertà di stampa e della crescita dei diritti civili ed individuali. Cose che richiedono tempo e non le scorciatoie che servono a massimizzare i profitti di grandi multinazionali come Leonardo ed Eni, per esempio e che sono (paradosso triste) anche di fatto di proprietà dello Stato italiano.

La mia non è una riflessione solo di carattere morale (cosa che è meritoria di per sé tra l’altro), ma anche di carattere economico ed umano: guerre, conflitti, repressioni causano “danni” enormi e ferite spesso lunghissime da sanare (guardate la situazione dei balcani con la ex-Jugoslavia). Certo le guerre e i conflitti arricchiscono molti (finché c’è guerra c’è speranza titola un iconico film interpretato da Alberto Sordi nel 1974 -consiglio di sentire quanto dice verso il finale del film-) e sono proprio quei molti che direttamente o indirettamente – perché questi “soggetti” i soldi li hanno- gridano allo scandalo e vogliono continuare a fare i loro affari sulla pelle degli altri.

Raffaele Barbiero, Centro Pace Forlì, 27.04.2021

https://www.lastampa.it/politica/2021/04/25/news/il-discorso-di-mario-draghi-in-occasione-del-25-aprile-1.40196452

https://ilmanifesto.it/sulle-foibe-un-giorno-per-tutti-i-ricordi/

https://www.corriere.it/extra-per-voi/2016/04/02/armi-chimiche-etiopia-l-ammissione-montanelli-54d37986-f8fc-11e5-b97f-6d5a0a6f6065.shtml

https://fiumetrieste.blogspot.com/2012/09/mussolini-e-il-discorso-di-pola.html

http://bibliotecafascista.blogspot.com/2012/03/discorso-di-pola-21-settembre-1920.html

https://www.ilsole24ore.com/art/vendite-armi-senza-crisilockeed-martin-top-leonardo-12esima-ADuOMs6?refresh_ce=1

https://europa.today.it/attualita/armi-madeinitaly-leonardo.html

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/22/le-armi-esportate-dallitalia-e-usate-per-la-guerra-il-caso-turchia-nellinchiesta-di-presadiretta-lanticipazione-della-puntata/6140801/

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