Inventario 9912; Collocazione PACE.LIBRI 08-SOCIETA’/460
Di cosa parliamo quando usiamo l’espressione ‘’violenza di genere’’? Come nasce? Quali sono i primi campanelli d’allarme? Che cosa accomuna il catcalling al femminicidio? E’ tempo di fare chiarezza su un argomento che ci tocca tutti quanti, ma di cui si fa spesso fatica a parlare nei termini giusti: se ne fa carico Carlotta Vagnoli, giornalista, sex columnist, femminista, attivista, da anni punto di riferimento proprio sui temi della violenza di genere. Vagnoli sviscera il discorso affrontandolo a trecentosessanta gradi, parlando di revenge porn e di linguaggio dell’odio, di victim blaming e mezzi di comunicazione, di pregiudizi e luoghi comuni, di educazione e ruoli, di vittime e carnefici. E facendolo ci sprona a muovere un passo fuori dal branco e a diffondere la disciplina del consenso, aprendo la discussione sugli scenari futuri del rapporto tra uomo e donna, con la speranza in una società libera finalmente dagli stereotipi di genere. Con la forza di parlare senza paura, Vagnoli fa luce su uno dei temi più discussi di oggi: la violenza di genere.
‘’Maledetta (sfortuna) perchè reiterata, comune, contagiosa, normale che si annida ovunque, in modo trasversale e che possiede, come in un brutto film horror, tutta quanta la nostra società’’.