A vent’anni dal G8 di Genova accadono nuove violenze nelle recenti manifestazioni studentesche che rischiano di rimanere impunite.
Eventi impuniti del G8
Le azioni del 2001 sono rimaste impunite poiché tutti i poliziotti responsabili sono stati reinseriti in servizio, perpetuando omertà e confusione sulla faccenda, grazie all’indifferenza del Governo.
Mentre la Corte Europea aspetta ancora risposte dal Governo Draghi che, come quello Berlusconi di allora, continua con la politica del “silenzio”.
Nel Luglio 2001 a Genova alcuni gruppi violenti, i Black Bloc, vandalizzano la città e la polizia risponde col fuoco anche a discapito dei manifestanti pacifici: così, tra pestaggi e aggressioni dentro e davanti alla scuola Diaz, si arrivò alla morte di un ragazzo in piazza, in quella che era nata come manifestazione pacifica per i diritti umani.
Manifestazioni studentesche contro Alternanza Scuola Lavoro
Ad oggi le manifestazioni studentesche che si sono svolte il 23 e 28 Gennaio 2022 a Torino, Roma, Milano e Napoli si caratterizzano nuovamente per scontri e violenze.
Molti studenti hanno manifestato contro l’alternanza scuola-lavoro a seguito di un incidente che ha ucciso un ragazzo sul lavoro in una fabbrica di Udine, Lorenzo Parelli di 18 anni.
Durante i cortei contro gli stage gratuiti, i ragazzi sono stati attaccati dai corpi di polizia e addirittura presi a manganellate.
Ci sono state altre manifestazioni il 4 e 11 Febbraio in diverse città d’Italia, per protestare anche contro le ultime direttive sull’esame di maturità e altre condizioni decadenti dell’istruzione italiana.
Anche in questo caso la Ministra dell’interno Luciana Lamorgese al Senato non ha voluto riconoscere le angherie e la violenza subite dagli studenti, bensì ha posto l’accento su manifestanti anarchici che creano disordine e violenza.
E come nel G8 del 2001 i poliziotti colpevoli non sono stati né individuati tramite codici identificativi, né puniti o sospesi dal servizio. Sono state però inserite in dotazione poche centinaia di BodyCam nei giubbotti degli agenti per la sicurezza di questi ultimi.
La storia si ripete
Dal 2001 al 2022 non è stata ancora presa in considerazione la proposta, portata avanti da Amnesty International, di inserire i codici identificativi o prevedere misure di identificazione per gli agenti impegnati in operazioni di ordine pubblico.
Gli svariati governi che si sono susseguiti negli anni non hanno mai voluto affrontare le responsabilità dell’accaduto o le richieste della Corte Europea dei diritti dell’uomo (Cedu), perpetuando omertà e indifferenza.
Oltretutto tali eventi sembrano ripetersi oggi e in generale ogni volta che una manifestazione ha luogo nel nostro paese; ognuno di noi deve avere diritto a manifestare, scioperare e lottare per i propri diritti o situazioni di svantaggio.
Infine appare tristemente curioso come ci siano volute decine e decine di cortei in numerose piazze, per ottenere un minimo di copertura mediatica sui recenti fatti di sfruttamento degli studenti e sulle irregolarità scolastiche.
Di Iacopo Masotti
Bibliografia e Sitografia:
Centro Pace: https://centropaceforli.wordpress.com/2022/01/18/il-g8-di-genova-non-e-il-passato/
Altraeconomia 242, anno 2021 pg. 10
L’adige: https://www.ladige.it/cronaca/2022/02/02/polemiche-roventi-dopo-le-manganellate-agli-studenti-ai-cortei-contro-l-alternanza-scuola-lavoro-1.3119476
Micromega: https://www.micromega.net/la-piazza-va-rispettata/
Wired: https://www.wired.it/attualita/politica/2021/05/15/g8-genova-italia/