Inventario 4474; Collocazione PACE.LIBRI 01-IMMIGRAZIONE/087
Uliano è emigrato illegalmente in Jugoslavia nel 1947. Ahmed è entrato in Italia senza un permesso di lavoro nel 1989. Luigi ha creato una fabbrica in Canada, dove vive da cinquant’anni. Naiaga ha creato una fabbrica in Friuli, dove vive da quindici anni. Ana vuole diventare cittadina italiana per poter votare, perché se si vota ci si sente più partecipi alla vita sociale. Vittoria ha vissuto diciassette anni in Germania, ma si è sempre sentita un’immigrata. Bozidar ha dovuto lasciare la Bosnia per colpa della guerra e oggi suo figlio parla l’italiano meglio del serbo-croato. Il bambino di Ines ha imparato prima il tedesco dell’italiano, perché in Svizzera il figlio di uno stagionale era un clandestino e la famiglia che lo teneva in incognito era svizzero-tedesca.
Storie di emigrazione di un’epoca lontana alcuni decenni e storie di emigrazione di tempi più recenti. Gente che è partita lasciando quello che aveva nella speranza di trovare di meglio in un altro paese, spesso in un continente diverso. Storie che hanno per punto di incontro- per alcuni di partenza, per altri di arrivo- il Friuli, la regione più segnata dall’emigrazione nella storia italiana dell’ultimo secolo e mezzo e una tra quelle dove più marcata è la presenza di immigrati. Storie umane allo specchio, alla ricerca di un dialogo senza preconcetti. Un dialogo possibile, per capire come cambia la società e quali risposte si possono dare a dei quesiti solo apparentemente nuovi.