A cura di Andrea Saletti
Lettera aperta all’amministratore delegato di “DANIELI & C. Officine Meccaniche S.P.A.”,
Ing. Gianpietro Benedetti, già presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia, e ai tecnici esperti inviati in Myanmar.
Gentilissimi,
proprio recentemente mi sono imbattuto nella fotografia, datata 31 Maggio 2023 e pubblicata sul sito myanmar-now.org, in cui quelli che vengono definiti “tre esperti tecnici esteri” della “Danieli”, Vostra azienda, ricevono un cesto di frutta, omaggio del Generale Min Aung Hlaing. Il tutto si legge nell’articolo per il servizio reso alla più grande acciaieria di stato birmana.
Il cesto, a dire il vero, non appare un gran che ricco, probabilmente più grandi sono stati i benefici economici che avete ricevuto.
Comunque, venendo al vostro delizioso viaggio, immagino, poiché le ho viste anch’io, le bellezze naturali e gli straordinari millenari templi che avete avuto modo di vedere e visitare, la cordialità unica al mondo del popolo birmano che avete assaporato, l’immensa fede e respiro spirituale che certamente portate a casa, nelle vostre famiglie, fra gli amici qui in Italia.
Certo, il Generale avrebbe potuto regalarvi quei doni che forse però riserva solo al suo popolo, come ad esempio le dita mozzate agli attivisti per la democrazia, il dito indice, medio e anulare per la precisione. Oppure farvi dono delle teste degli insegnanti decapitate e piazzate davanti alle scuole; oppure ancora dei capelli delle ragazze birmane dei villaggi stuprate dai militari del Tatmadaw. Avrebbe anche potuto organizzare una gita nelle carceri birmane, dove soggiornano i 23.336 prigionieri politici. Oppure portarvi in quel luogo nascosto agli occhi del mondo, che è il carcere in cui vive in isolamento la consigliera deposta Aung San Suu Kyi.
Forse sarebbe andata bene anche una scampagnata innanzi alle chiese cristiane (pensateci quando a Natale andrete a messa o durante lo scambio dei regali) bombardate, rase al suolo o usate come macellerie dall’esercito. Si sa che Lui, il vostro “donatore di frutta”, è sempre molto gentile con i cristiani, a Natale ad esempio ne ha bruciati vivi una trentina in un villaggio.
Immagino voi siate a conoscenza che il 1° febbraio 2021 doveva insediarsi il parlamento birmano, democraticamente eletto nel novembre precedente, invece, al posto dei parlamentari, arrestati o fuggiti, sono arrivati i carri armati del vostro “donatore di frutta”. Lui, come certamente sapete doveva andare in pensione, perdere il potere, privilegi, ma, soprattutto, l’immunità. Avrebbe forse dovuto pagare e rispondere per i crimini di cui prima non poteva essere imputato. Potevate chiedere qualcosa di tutto questo, delle migliaia di ragazzi assassinati, della situazione dei diritti umani.
Voi penserete, che responsabilità abbiamo? Noi d’altronde siamo andati a lavorare, vi sentirete assolti. È un classico dell’uomo l’autoassoluzione. Ci libera dai principi dell’etica, dalla vergogna, ci permette di dormire la notte. No amici cari, nessuno è assolto. Siete al contrario parte attiva, coinvolti in uno dei più grandi genocidi di questo inizio secolo, questo perché Lui ha proprio bisogno di voi, di gente che lo legittimi agli occhi internazionali. Lui che ha sciolto tutti i sindacati, Lui e i suoi aerei che bombardano scuole e ospedali. Andate a vedere, ma, immagino sappiate, i volti dei bambini nelle trincee scavate, udite nei video come piangono e pregano al rombo degli aerei.
Recentemente l’esercito ha bombardato un villaggio, poi aspettato che i superstiti uscissero a soccorrere i feriti e recuperare i morti, solo allora ha fatto sopraggiungere gli elicotteri con le mitragliatrici per ucciderne ancora di più.
Sono i doni della morte, frutto dello stesso uomo da cui li avete accettati voi.
Buon proseguimento e con largo anticipo: buon Natale.
21 Giugno 2023
Andrea – attivista per i diritti umani
Riferimento all’articolo
https://myanmar-now.org/en/news/myanmar-juntas-steel-industry-aided-by-secretive-italian-firm-danieli/
https://press.un.org/en/2022/sc15159.doc.htm
