George Weah, ex calciatore del Milan e Pallone d’Oro, è stato eletto presidente della Liberia. Weah, che era dato per favorito, ha battuto al ballottaggio Joseph Boakai con oltre il 60 per cento dei voti, prendendo il posto di Ellen Johnson Sirleaf, la prima donna africana ad essere stata eletta presidente e premio Nobel per la pace. Questo è il primo passaggio di poteri pacifico nella storia della Liberia.
Weah ha 51 anni e fa parte del Congresso per il cambiamento democratico. Aveva già partecipato a delle elezioni presidenziali, nel 2005 e nel 2011 ma non era riuscito a vincere. Questa volta ce l’ ha fatta, e la sua vittoria è stata celebrata da molti sostenitori per le strade di Monrovia, la capitale della Liberia. Weah aveva vinto il primo turno delle elezioni presidenziali che si era tenuto a ottobre, ottenendo il 38,4 per cento dei voti, 10 punti percentuali in più di Boakai. Per il ballottaggio, invece, si è votato martedì 26 dicembre.
L’affluenza alle urne è stata molto elevata e sottolinea la prima transizione da un governo democratico ad un altro in 70 anni in Liberia, il “Paese degli uomini liberi” dove affluirono migliaia di schiavi deportati negli Usa e poi liberati nel XIX secolo.
La Liberia è tra i paesi più poveri e corrotti dell’Africa occidentale, ha attraversato lunghe guerre civili, colpi di stato e, nel 2015, una delle peggiori epidemie di ebola della storia. Weah, che durante la campagna elettorale ha molto sfruttato la sua popolarità per raccogliere i voti dei più giovani, ha promesso interventi radicali contro la povertà, ma non ha presentato un dettagliato programma economico su come intenda farlo. Ha anche promesso nel suo programma istruzione gratuita dall’asilo alle superiori, nonché l’accelerazione nella creazione di posti di lavoro.
Due giorni fa il neo presidente ha prestato giuramento davanti ad una numerosa folla, ricevendo le consegne da Jhonson Sirleaf che ha guidato la Liberia per 12 anni. Il presidente Weah ha affermato:
“Credo che il mandato travolgente ricevuto dal popolo liberiano sia soprattutto per porre fine alla corruzione nel servizio pubblico. Intendo farlo. E’ ora che i funzionari del governo mettano l’interesse della nostra gente al di sopra dei nostri interessi egoistici. È ora di essere onesti. Non vi prometto soluzioni rapide o miracoli – ha detto tra l’altro Weah tra gli applausi – ma tutto il mio impegno andrà in questa direzione”.
Non ci resta che aspettare e vedere nei prossimi mesi se il neo presidente avrà le stesse capacità e competenze che aveva in campo.
Bianca Panichi