Dopo numerose discussioni, il giudice federale Brett Kavanaugh ha ottenuto i voti necessari per diventare giudice della Corte Suprema.
È stata Christine Blasey Ford a dare inizio a questa controversia, testimoniando contro Kavanaugh e accusandolo di averla molestata sessualmente al liceo. Lei non sarà la sola a testimoniare, anche altre donne troveranno infatti il coraggio di farsi avanti.
Trump decide quindi, dopo un’esplicita richiesta del repubblicano Jeff Flake, di autorizzare l’FBI ad attuare un’indagine contro il neo giudice della Corte Suprema. Durante l’indagine però non verranno neppure interpellate le principali protagoniste della vicenda, tra cui Christine Ford, e non si arriverà quindi ad alcun risultato concreto.
Quello che pensa Kavanaugh della questione è ben chiaro, si ritiene una vittima, ma la sua reazione violenta alla testimonianza della Ford non ha fatto altro che convincere ulteriormente l’opinione pubblica della sua colpevolezza. Circa la metà degli americani ritiene infatti che sia colpevole del crimine di cui viene accusata. L’intera questione viene perfino paragonata all’universo orwelliano, dove non c’è più il vero senso della giustizia e ogni cosa viene distorta.
La decisione di nominare Kavanaugh giudice della Corte Suprema non viene accettata da tutti, infatti oltre 300 manifestanti sono stati arrestati dalla polizia durante una protesta a Washington.
Il tutto si conclude quindi con la conferma della nomina della repubblicana Kavanaugh, la quale rappresenta un’enorme vittoria per il presidente Donald Trump.
Giulia Soffiantini