In una visita a sorpresa, il premier russo Vladimir Putin si è recato in Siria per incontrare il presidente Bashar al-Assad, presso la base russa di Khmeimim. Qui, con grande sorpresa, ha dato istruzioni al ministero della difesa di iniziare il ritiro delle truppe russe dal territorio, operazione che giunge dopo le dichiarazioni del 21 novembre quando aveva proclamato che la lotta al terrorismo era giunta agli sgoccioli.
La base di Khmeimim era stata istituita nel 2015 con lo scopo di sostenere le truppe di Assad contro l’organizzazione terroristica dell’Isis. Da lì a poco sarebbe diventata un centro di fondamentale importanza per l’Intelligence russa e, una volta ampliata, ne avrebbe potenziato le capacità di ricerca e di soccorso . Per ottemperare ad entrambi questi incarichi, nella base aerea stazionarono in permanenza le forze speciali russe; inoltre si aumentarono le dimensioni delle piste, per renderle utilizzabili anche ai più pesanti aerei da trasporto.
Dopo la piccola trasferta in Siria, Putin si è recato in Egitto per incontrare il presidente Abdel Fattah al Sisi e Abu Mazen, presidente dell’organizzazione per la liberazione della Palestina. Il meeting sarà di certo incentrato sulla questione spinosa di Gerusalemme, che negli ultimi giorni è stata riconosciuta come capitale dal presidente degli Stati Uniti, facendo scatenare una bolgia di critiche e di contestazioni da parte delle autorità palestinesi.
Camilla Cazzato