Regolarizzare i migranti: atto lungimirante, di giustizia e solidale

SOCIETA’ GIUSTA E SOLIDALE = PIU’ LEGALITA’ E SICUREZZA PER TUTTI

In tutto il mondo c’è una pandemia che durerà a lungo. Migliaia di infettati e di morti. Migliaia di persone ogni giorno perdono il lavoro e il loro reddito.  Centinaia di miliardi le spese per fare fronte alla pandemia e per rilanciare l’economia. Nessuno uscirà da solo da una crisi mondiale come questa. Il Papa lo ricorda oramai in ogni intervento: da questa crisi usciremo solo assieme. Il futuro avrà bisogno di COLLABORAZIONE, UGUAGLIANZA, EQUITA’ e SOLIDARIETA’. Altrimenti NON CI SARA’ FUTURO. Né per noi né per i nostri figli. La società deve essere coesa, tutta. La coesione è infatti anche una garanzia contro i ricchissimi che da sempre sfruttano le divisioni nella società, per diventare sempre più ricchi e fare solo i propri interessi.

Vogliamo una REGOLARIZZAZIONE di tutte e tutti i migranti in Italia perché è giusta, è conveniente ed è l’unico strumento per uscire assieme da una crisi che, partita come sanitaria, sarà presto una feroce crisi economica. Non una sanatoria, perché la sanatoria è per gli evasori fiscali, i costruttori abusivi, per chi fa lavorare in nero.

I migranti privi del Permesso di Soggiorno chiedono una REGOLARIZZAZIONE che li liberi dalla loro condizione di prigionieri di fatto. Chiedono la possibilità di lavorare in regola, avere un medico e una casa, partecipare in modo attivo e dignitoso alla società e contribuire alla sua crescita. Si stima che siano oltre 600 mila in Italia oggi. Centinaia di migliaia di persone relegate ai margini, senza una casa o costrette in ghetti, rendono risibile ogni appello al distanziamento sociale e alla distruzione di una catena di contagio. Chi non ha documenti per fare un contratto di affitto non può avere una casa dove restare, non può accedere al sistema sanitario e non può contribuire alla migliore gestione della sanità comune e dell’emergenza virus.  Una società divisa è fragile, una società coesa è resistente e forte. Se non avremo il coraggio di rinnegare le politiche della paura e delle menzogne degli ultimi anni continueremo a trascurare una parte della nostra società e, come succede a un corpo, trascurandone una parte il corpo intero si ammala e finisce per morire.

Le persone oggi irregolari non torneranno ai loro paesi d’origine. Non potrebbero nemmeno se lo volessero. Finiranno nella marginalità e nelle spire del lavoro nero, che sono linfa di cui si nutrono le mafie. Nonostante qualcuno continui a ripeterlo – ma quando era ministro non l’ha fatto – NON possono essere espulse. Non lo si può fare perché COSTA un sacco di soldi, perché tutti I CONFINI sono CHIUSI e resteranno così a lungo, perché NON E’ GIUSTO accanirsi volgarmente contro PERSONE che hanno già lavorato, studiato, vissuto in Italia e adesso devono restare qui, senza poter avere un dottore, un lavoro, una casa, un documento.

Una società è giusta solo se TUTTE e TUTTI hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri.

Una REGOLARIZZAZIONE sarà un duro colpo alle mafie, al caporalato, al lavoro nero e all’abbassamento dei diritti di lavoratori e lavoratrici tutte.  Meno saranno le persone costrette a paghe da fame e assenze di contratti, meno saremo ricattabili tutti. Una REGOLARIZZAZIONE farà incassare alcuni miliardi di euro, che non andranno a finire sotto il materasso, ma saranno spesi nella società, per la società e per contribuire alla sua ripartenza.

Garantire diritti, includere, renderà la nostra società più coesa e forte. Ce lo dimostrano oggi i medici di origine straniera, anche loro immigrati, che in queste settimane sono morti lavorando per salvare le vite di tanti italiani colpiti dal Covid-19. Ce lo dimostra l’esempio e la storia dei milioni di italiani emigrati all’estero.

Finora abbiamo vissuto nella paura del diverso, pagandone amare conseguenze, da domani deve iniziare il tempo del coraggio, il coraggio di regolarizzare chi è oggi in Italia, di cambiare l’assurda legge Bossi-Fini che ci ha portato a questo punto.

Una REGOLARIZZAZIONE per tutte e tutti i migranti che sono privi del Permesso di Soggiorno è una regolarizzazione della nostra società, della nostra umanità, della nostra legalità.

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