Vacanze dell’estate 2020 con turismo lento e sicuro: nuove esperienze di approccio al territorio

Quello che stiamo vivendo è sicuramente un anno straordinario sotto ogni punto di vista. Abbiamo cambiato le nostre abitudini e le nostre certezze e sono aumentate le insicurezze. Con l’arrivo della bella stagione e con le rinomate “ferie” abbiamo bisogno di rivedere il nostro assodato concetto di “vacanze estive”. Nonostante le parole chiave per questa estate siano “salute, sicurezza e sostenibilità” il turista non si tira indietro a passare del tempo di svago durante il periodo feriale. Infatti i dati raccolti da Ecobnb, Human Company e YouTrend mostrano che i turisti, soprattutto italiani, cercano vacanze sostenibili, sicure, flessibili e destagionalizzate. Le vacanze estive ai tempi del Coronavirus saranno quindi nel segno del green, dell’outdoor e della sicurezza. Le destinazioni più gettonate sono quelle vicino casa e meno affollate, preferendo la montagna e i parchi naturali, mentre il mare è la destinazione meno gettonata. I fattori che incideranno sulla scelta della struttura ricettiva saranno: prenotazioni flessibili con cancellazione gratuita, la sicurezza e l’igienizzazione degli spazi, le informazioni chiare sulle regole e protocolli seguiti, i tavoli e colazione all’aperto o distanziati. Per questa stagione si cercano anche delle soluzioni alternative di vacanza, delle nuove esperienze di approccio al territorio come ad esempio il turismo esperienziale. Questa nuova forma di turismo è legata al territorio e all’open air ed è capace di far vivere soggiorni unici e gratificanti in termini di arricchimento sia personale che relazionale. La vacanza open air è formata da diverse tipologie come il villaggio, il viaggio on the road e la casa mobile.

Un’altra forma di turismo alternativo è il turismo 4.0, dove vengono sviluppate delle Applicazioni scaricabili negli smartphone, per poter visitare la Città che si desidera e contemporaneamente promuovere un turismo sostenibile, governando i flussi di turisti, ma anche avvicinando i visitatori alle esperienze locali, tenendoli aggiornati su eventi e iniziative. Questa applicazione è innovativa soprattutto per il fatto che ha una funzione “anti-assembramento”: attraverso un “alert” l’applicazione informa i visitatori dove sono in quel momento le zone più congestionate e quali invece senza eccessivo affollamento.

Gli hotel indipendenti si avvalgono di un indicatore che evidenzia le strutture alberghiere in grado di seguire specifici protocolli di sicurezza ed è quindi in grado di mettere in contatto clienti e fornitori di servizi turistici. È nata anche una iniziativa a favore di questo tipo di hotel, per supportare la ripresa delle strutture ricettive indipendenti italiane; essa incentiva a prenotare le proprie vacanze direttamente dai siti web ufficiali degli hotel, evitando di passare attraverso gli intermediari.

Da qualche anno si parla di turismo lento (slow tourism). Per definirlo possiamo partire dal suo contrario, cioè il turismo di massa, di consumo, quello che va veloce e che non è particolarmente attento all’ambiente. Di contro dunque il turismo lento è quello che punta all’autenticità e specificità del luogo, alla sostenibilità, che significa soprattutto un minor impatto sull’ambiente, all’esperienza in tutte le sue forme. Un tipo di turismo in cui il viaggio (lento) diventa il vero protagonista. La bicicletta in questo caso è il mezzo ideale (né troppo veloce, né troppo lento), che invita a una sosta, alla scoperta per esempio di qualche borgo, di cui l’Italia è ricca. Il cicloturismo è una forma di turismo in crescita negli ultimi anni e si pensa sarà la forma di turismo preferita post Covid.

Insomma ci sono tantissime iniziative da parte dei diversi attori turistici e non possiamo far altro se non lasciare che la nostra arte e la nostra cultura dettino un futuro condiviso, che coinvolga l’entusiasmo delle nuove generazioni.

 

Chiara Cifani

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