La corsa agli armamenti globali non si è arrestata nonostante la devastante crisi socio-sanitaria globale in corso ed anzi è trainata e costantemente rilanciata dagli Stati Uniti, dalla Nato e da tutti i Paesi con cui l’occidente ha stretto cooperazioni militari in ogni quadrante del pianeta.
La Francia, paese di importanti tradizioni militari, negli anni precedenti spendeva per la sua difesa in media 39 miliardi di euro annui, pari all’1,9% del suo Prodotto Interno Lordo.
Il presidente Macron, sostenendo fortemente l’autonomia strategica della Francia, aveva promesso di portare le spese militari al 2% del Pil, come chiesto dalla Nato. Una promessa che si è realizzata con la Legge di programmazione militare 2019-2025 (LPM), approvata nel 2018, che prevede 295 miliardi di euro in cinque anni (sommergibili nucleari, fregate, droni, satelliti, aerei ed elicotteri).
“Con questa Legge di programmazione militare, affronteremo le difficoltà del passato, miglioreremo il presente e prepareremo il futuro del nostro Paese dandogli i mezzi della sua difesa” ha riferito il capo delle Forze Armate, Emmanuel Macron, durante il suo discorso al ricevimento del ministero (13 luglio 2018)
La ministra Florence Parly ha presentato per quest’ anno un budget per la Difesa pari a 39,2 miliardi (quasi due in più rispetto al 2020).
In totale verranno messi a disposizione 49,7 Md €: 8,5 Md € destinati alle pensioni e ai congedi civili e militari +1,7 Md€ per le nuove risorse +0,7 Md€ per il programma d’armamento +0,1 Md€ per le spese di funzionamento dell’arma +0,7 Md€ per le altre spese di attrezzatura +0,2 Md€ per le spese del libro paga.
Una Legge per meglio proteggere la Francia e i francesi oggi e domani. (Contenuto nel progetto di legge per l’anno 2021- Ministero delle Forze Armate)
Il Ministro della difesa francese Florence Parly
La Legge di programmazione militare conferma il rilancio dello sforzo militare francese, rafforzando il ruolo del ministero delle Forze armate, dedicando più di un miliardo e mezzo di euro alle operazioni informatiche, nonché circa 1500 impiegati supplementari, per un totale di 4mila cyber guerrieri da assumere entro il 2025.
“Parigi intende consolidare la presenza militare in Africa dalla Costa Atlantica fino all’ Oceano Indiano, dal Senegal a Gibuti, passando per il Sahel e quindi ricongiungersi con altre basi e avamposti già presenti nei due oceani. Questa visione strategica espansionista e molto ambiziosa richiede un concorso negli «oneri per la sicurezza» da parte degli alleati europei.” (La Bottega del Barbieri di Gregorio Piccin, 2020)
Gli attacchi informatici degli altri stati, per spionaggio e sabotaggio, e la diffusione di virus sembrano essere i rischi considerati più gravi. La nuova dottrina informatica offensiva espande la portata delle operazioni informatiche, autorizzandole come parte integrante o sostitutiva delle operazioni militari convenzionali.
L’aumento delle spese militari previste per il 2021 in Europa riguardano in particolare la Germania, la Gran Bretagna, l’Italia, la Macedonia, la Svezia e la Francia, e via via gran parte dei paesi grandi o piccoli.
Per esempio la legge di bilancio per il 2021 in Italia prevede 4 miliardi di euro allocati sul Bilancio del Ministero della Difesa e circa 2,8 miliardi in quello del Ministero per lo Sviluppo Economico. Il SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute) pone l’Europa dei 28 al secondo posto dopo gli USA come fornitore di armi nel mondo.
Ma l’aumento delle spese militari non riguarda soltanto l’Europa, lo scorso luglio il governo di Scott Morrison, in Australia, ha reso noto il suo Piano di Difesa Strategica (Defence Strategic Update – DSU) di 575 miliardi di dollari australiani, corrispondenti a circa 350 miliardi di euro, da spendere nel decennio 2021-2030.
Primo Ministro Scott Morrison-Australian Department of Defence (DOD)
Le spese comprenderanno sommergibili, fregate, elicotteri, cacciabombardieri (tra cui 72 F-35A), sistemi missilistici, droni, satelliti e mezzi blindati.
“Uno sforzo bellico decisamente importante per un Paese con una popolazione di 25 milioni di abitanti, un’economia in recessione per la prima volta dal 1991, ma soprattutto considerando che questo Paese è legato a filo doppio proprio con l’economia cinese, dove esporta ferro e altri minerali e da cui attrae milioni di turisti ogni anno”, ha scritto Gregorio Piccin sul blog La bottega del Barbieri.
Anche l’Australia si inserisce nel trend globale della corsa agli armamenti con un aumento del 38% della spesa rispetto al precedente documento di programmazione. Il Piano di Difesa Strategica ha come obbiettivi: potenziare le forze armate, scoraggiare le azioni contro gli interessi dell’Australia e quando necessario saper rispondere con una forza armata credibile.
L’aumento delle spese militari in un periodo di crisi sanitaria, economica e sociale, in un mondo che ha bisogno di investire nella sanità e nell’economia, è davvero necessario?
Il budget annuale per le spese militari non equivale neanche lontanamente al budget dell’OMS. Quando i paesi, soprattutto quelli poveri, aumentano la loro spesa militare, diminuisce la spesa sanitaria.
Per comprendere meglio l’impatto negativo che questo ha sulla sanità “un aumento dell’1% della spesa militare porta generalmente a una diminuzione tra lo 0,6 e l’1% dei fondi per la sanità”, scriveva Peace Science Digest in un articolo del 2019.
O ancora un solo caccia F-35 (che costa 89 milioni di dollari) basterebbe per ripagare 3.244 letti di terapia intensiva e il costo per una sola ora di volo di un F-35 equivale al salario annuale medio di un infermiere/infermiera in un Paese OCSE, ha scritto Greenpeace nel suo sito.
La nuova corsa agli armamenti è l’ennesimo segno di una regressione globale. Si parla tanto di salvare il pianeta, ma intanto si continua a investire in armi che potrebbero distruggerlo
Internazionale, Pierre Haski e France Inter, 2020
Riarmo Francia
https://www.analisidifesa.it/2018/03/luci-e-ombre-sulla-legge-di-programmazione-militare-francese-2019-2025/
https://formiche.net/2020/09/francia-difesa-budget-covid/
https://www.peacelink.it/disarmo/a/48199.html
https://www.filodiritto.com/la-nuova-dottrina-francese-la-cyber-security
http://www.labottegadelbarbieri.org/la-grandeur-vestita-deuropa/
LEGGE DI PROGRAMMAZIONE MILITARE – 3°ANNO, PROGETTO DI LEGGE
https://www.defense.gouv.fr/content/download/593940/10051112/Projet%20de%20loi%20de%20finances%202021%20-
%20LPM%20ann%C3%A9e%203.pdf
Riarmo Australia
http://www.labottegadelbarbieri.org/australia-un-riarmo-da-350-miliardi/
https://www.e-paper.it/australia-un-riarmo-da-350-miliardi/
https://peacesciencedigest.org/when-countries-increase-their-military-budgets-they-decrease-public-health-spending/
PIANO DI DIFESA STRATEGICA – DSU
https://www1.defence.gov.au/strategy-policy/strategic-update-2020
Giada Alagic