Possibilità di divorzio per le Filippine?

Nelle Filippine il divorzio non è legale, o meglio esiste soltanto l’annullamento civile che però implica un processo lunghissimo e una spesa di quasi quattro mila euro. Le Filippine sono infatti l’unico Paese, tra gli Stati a maggioranza cattolica, oltre al Vaticano, dove il divorzio non è previsto così come l’aborto e il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Fino al 2011 insieme alle Filippine c’era Malta, altro “bastione del cattolicesimo”, che con un referendum si è espresso però a favore del divorzio. Sembrerebbe che proprio la notizia di Malta, nonostante il dibattito su questo tema non sia recente, abbia incoraggiato gli attivisti e i progressisti filippini ad alzare i toni del confronto per la legalizzazione del divorzio.
Dopo un lungo processo, a febbraio la Commissione per la popolazione e le relazioni familiari della camera dei rappresentanti ha approvato la proposta di legge per l’introduzione del divorzio; questa, se approvata, dovrà passare alla Camera alta e poi al Presidente Rodrigo Duterte. Quest’ultimo, il cui primo matrimonio è stato annullato, si è dichiarato però già in passato contrario al divorzio “per il bene dei figli”, ma sembra comunque essere intenzionato a lasciare la proposta nelle mani del Parlamento.
Tuttavia la Conferenza episcopale filippina ha condannato la proposta di legge perché “contro il matrimonio e contro la famiglia” ed è fermamente convinta che compito dello Stato sia proteggere il matrimonio in quanto istituzione sociale inviolabile. La Chiesa cattolica infatti è molto influente nel paese e si è sempre opposta ad ogni avanzamento sulla questione vanificando tutte le iniziative; la situazione è aggravata dalla scarsità di difensori attivi e da un congresso a dominanza maschile.

Il tema del divorzio è un tema caldo nella politica del Paese e a fronte anche delle violenze in aumento che avvengono all’interno delle famiglie, in particolare nei confronti delle donne, molti rappresentanti politici, tra cui in primo piano i candidati del movimento “pro life”, non credono che la legalizzazione del divorzio rappresenti una soluzione.

Leyla el Matouni

 

 

Condividi su Facebook

Articoli recenti:

Richiesta di ammissione a socio

Modulo da compilare in ogni sua parte.
Una volta inviato riceverete una mail con il modulo pronto
per essere firmato e reinviato (o consegnato direttamente).