Il giornalista Pasquale Pugliese, scrivendo un articolo per il blog di Azione Nonviolenta, torna ad occuparsi di un tema molto importante, più e più volte ripreso e discusso, che coinvolge direttamente noi cittadini e cittadine; un tema come quello del Servizio Civile. Si riaccendono così i riflettori su un argomento alquanto controverso, che non sempre riesce a mettere d’accordo la maggioranza delle persone e, nello specifico, il reporter si domanda, cercando una volta per tutte una risposta univoca e obiettiva, il reale senso di tale servizio, in quanto “periodicamente, almeno una volta all’anno, in questo Paese qualcuno, a destra o a manca, rilancia il tema dell’obbligatorietà”.
Questa volta è stata posta l’attenzione sul dibattito, per via del momento di grande fragilità che l’Italia sta vivendo: l’emergenza covid-19 ha fatto sì che, da una parte, sia stata proposta l’inderogabilità del servizio, prendendo d’esempio il modello svizzero, dall’altra invece, che venga visto e considerato come una concreta opportunità formativa, per rispondere a situazioni di forza maggiore e di estrema necessità.
Il giornalista Pugliese dà voce all’ intervento di Luigi Bobba, il quale vorrebbe promuovere un piano di investimenti pari a 10 miliardi di euro in cinque anni, per il passaggio da quarantamila a quattrocentomila volontari totali. A controbattere ci pensano il presidente del Movimento Nonviolento, Mao Valpiana, e il coordinatore di Rete Italiana Disarmo, Francesco Vignarca che, a loro volta, sottolineano quanto sia indispensabile fare in modo che almeno il servizio Universale sia realmente fattibile per tutti coloro che hanno voglia di svolgerlo e prestarlo.
L’autore dell’articolo cita la legge istitutiva (d.lgs. 6 marzo 2017, n. 40) con riferimento agli articoli 11 e 52 della Costituzione, in continuità con la legge istitutiva del Servizio civile nazionale (L. 64/2001), soffermandosi su quella che è la finalità del Servizio Universale Civile, ossia “la difesa non armata e nonviolenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli, nonché alla promozione dei valori fondativi della Repubblica”. L’Italia, dunque, poggia su due modelli di difesa: quella militare e quella civile, quest’ultima non armata e nonviolenta, ma solo una viene ritenuta un valido strumento di difesa nazionale, l’altra è considerata un po’ come uno strumento di “politica giovanile”. A voi capire quale sia.
A evidenziare ancora di più questa differenza, questo squilibrio tra i due modelli, basti pensare alla spesa pubblica per il 2020: alla difesa militare sono stati destinati 26,3 miliardi di euro, mentre a quella civile circa 270 milioni di euro, che corrisponde “nella migliore delle ipotesi ad un centesimo della spesa prevista” per la prima. Due pesi e due misure verrebbe da dire.
Pasquale Pugliese sostiene che il servizio civile “può e deve essere messo nelle condizioni di dare un aiuto strategico in tutti gli ambiti di intervento, anche in funzione preventiva, in sinergia con gli Enti preposti, ed essere adeguatamente organizzato e finanziato (…). A questo scopo, le risorse per la difesa civile non possono che venire da quelle destinate al più ampio capitolo della Difesa: una parte consistente delle risorse attualmente destinate alla difesa militare – gran parte delle quali vanno nell’acquisto di anticostituzionali armamenti di offesa – devono essere trasferite sulla difesa civile, “non armata e nonviolenta” per finanziare, ampliare e sviluppare anche il Servizio civile universale. Ciò significa dare finalmente pari dignità culturale, politica ed economica e piena legittimità organizzativa e sociale ai due modelli di difesa presenti nell’ordinamento italiano, facendo un salto dalla Carta alla realtà.”
È proprio questo quello che servirebbe: una piena legittimità e una pari dignità sotto ogni punto di vista. “Fare il salto dalla Carta alla realtà”, ad oggi, potrebbe essere una delle azioni più rivoluzionarie e brillanti che si possano compiere.
Claudia Filippi
FONTE:
https://www.azionenonviolenta.it/e-tempo-di-porsi-la-radicale-domanda-di-senso-sul-servizio-civile/