Ho sognato una banca. Dieci anni sulla strada della Banca Etica – di Fabio Salviato

Inventario 8223; Collocazione PACE.LIBRI 07-ECONOMIA/091

Version 1.0.0

“Il nostro obiettivo è usare il credito come leva per uno sviluppo sostenibile, per seminare idee innovative. Banca Etica non è certo la soluzione di tutti i mali, ma è uno snodo sempre più importante di un insieme di reti”.

Questa è una citazione tratta dal libro “Ho sognato una banca” di Fabio Salviato (2010), una figura centrale nella fondazione della Cooperativa verso Banca Etica e del commercio equo e solidale italiano. All’interno del libro, redatto per i 10 anni di Banca Etica, si ripercorrono le fondamenta dell’iniziativa, accompagnate da una nuova prospettiva ed energia di espandere il progetto. E’ un libro particolare e significativo che si sviluppa come una bibliografia di un’esperienza e di un’organizzazione finanziaria narrata in prima persona. La Banca viene definita un “ossimoro” dal sociologo Luca Ceccarini, a partire dal nome che unisce due parole e definizioni che appaiono come inconciliabili, ma che nella realtà sono molto più vicine di quello che crediamo: l’ ”etica” è divenuta necessaria per contrastare la sfiducia verso il sistema bancario, aggravata dalla “crisi del credito” come forma di sfiducia sviluppatasi globalmente.  Un’ idea nata come una piccola goccia nel grande oceano del mondo economico e finanziario e come “voglia” di etica nel desiderare ipotesi e attivarsi per renderle realizzabili. Il 30 maggio 1990 l’Assemblea dei Soci approva il passaggio da cooperativa sociale a banca popolare e l’8 marzo 1999 diventa operativa la prima filiale a Padova. Quel giorno si percepiva una tensione evolutiva: tra l’incertezza nell’iniziare una cosa nuova e l’entusiasmo di chi credeva veramente nel progetto. 

Dal 2000 al 2005 vengono fondate filiali in tutta Italia: Bologna, Firenze, Roma, Milano e Napoli; oltre che a livello geografico, Banca Etica si espande anche in altri ambiti della società, con Banca del Sole che si occupa di ecologia e impianti fotovoltaici, oppure Terra Futura, che unisce le sinergie del commercio equo, l’agricoltura biologica, l’economia di comunione e il turismo responsabile. La seconda sezione del libro illustra l’evoluzione e la crescita esponenziale che la Banca Etica ha avuto dal 2006 al 2010. Gli obiettivi principali della Banca Etica Europea descritti all’interno del Manifesto erano una trasformazione sociale non violenta, basata su un nuovo rapporto con il denaro; la trasparenza di tutte le operazioni bancarie; la partecipazione attiva alla vita della banca da parte dei soci, dei dipendenti, di chi ottiene i presidi e deposita i risparmi. Tutto ciò accanto all’entrata di chi avrebbe aderito al progetto non come socio o cliente del proprio paese, ma come cittadino europeo facente parte di una “Cooperativa Europea”, la quale secondo l’Articolo 69 del Regolamento del Parlamento Europeo, può assumere anche la forma di una banca. 

Il libro termina con il capitolo “La banca che verrà”, un invito a cambiare le regole del sistema finanziario e non solo, nella convinzione che “ogni azione che abbia un significato economico debba prima di tutto rispondere a dei bisogni e non aiutare a crearne di nuovi. Deve partire dal basso, dalle esigenze delle persone comuni e cercare di rimuovere le cause che producono l’ingiustizia”. (Fabio Salviato, 2010) 

Dopo il libro…

Ma la storia della Banca Etica non termina lì: dal 2010 al 2023 si continua a cercare di “Cambiare la finanza per cambiare l’Italia”. Ci si avvicina sempre più ai cittadini attraverso gli strumenti di educazione finanziaria e comunicazione con gli spettacoli “Pop Economix”, i social, il sito e il conto online. Il 2016 è un anno fondamentale perché per la prima volta la finanza etica viene riconosciuta in Italia con la modifica dell’art. 111 Testo Unico Bancario, e inizia “Non con i miei soldi”, un’iniziativa nata dall’impegno dei soci e delle socie di Banca Etica che diventa un libro e sussidiario edito da Altreconomia per educare alla finanza e spiegare ciò che c’è dietro ad un sistema di cui a volte si parla poco. L’anno successivo il Presidente di Banca Etica Ugo Biggeri incontra il Presidente della Repubblica Mattarella al Quirinale, sottolineando come anche le istituzioni inizino a prendere particolarmente in considerazione questo aspetto della società. Anche da parte dell’Europa all’interno del Parlamento Europeo viene stilato il Primo Rapporto sulla finanza etica. Nel 2020, anno successivo a quello dell’anniversario dei 20 anni della Banca Etica, la pandemia da Covid-19 ha acceso in ognuno di noi la necessità di un cambiamento radicale nel modo di vivere e di approcciare le questioni socio-economiche ed ambientali.

Per concludere ciò che si trova all’interno del Piano d’Azione per il futuro di Banca Etica a livello Italiano ed Europeo, è l’introduzione di una definizione condivisa del termine sostenibilità per gli investimenti finanziari, obiettivo che sicuramente realizzeranno accanto ai numerosi successi già ottenuti e all’impatto avuto su molti aspetti della nostra società. 

Recensione di Miriam Bramucci

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