Ambientato nella savana africana, questo film d’animazione racconta le avventure di un bambino molto speciale, Kirikù, che nasce, piccolissimo, in un villaggio africano e, appena nato, parla, cammina gattoni e si taglia da solo il cordone ombelicale. “Un bambino che
nasce da solo e si taglia il cordone ombelicale da solo, si lava da solo…”, gli dice dolcemente la madre, quando Kirikù le chiede di lavarlo. Il villaggio in cui nasce Kirikù è vessato dalle angherie della strega Karabà, che ha mangiato tutti gli uomini del villaggio. Kirikù vuole affrontare la strega ma, soprattutto, vuole trovare una risposta alla domanda: “perché la strega Karabà è cattiva?”. Kirikù parte per un viaggio che lo porta dal Saggio della Montagna, suo nonno, il quale gli svela il segreto della strega: la donna è piena di odio e di dolore per una spina avvelenata che, tanti anni prima, uomini cattivi le hanno infilato nella schiena: la spina è la fonte del suo potere, ma anche di uno stato di perenne dolore.
I dentini di Kirikù riescono a strapparle quella spina e quel dolore. La strega, dopo il coraggioso intervento di Kirikù, diventa una donna buonissima e bellissima. Kirikù le chiede un bacio: l’ultimo sprazzo di magia contenuto nel bacio muta il suo corpo minuto in quello di un adulto.
Basato su un racconto folkloristico dell’Africa occidentale, è coinvolgente per grandi e piccini. Merito anche della musica di Youssou N’Dour, capace di rendere ancora più particolari le atmosfere e i colori africani.